Dove la forza incontra la fragilità
Nella quinta fatica, Ercole devia il corso dei fiumi Alfeo e Peneo per ripulire, in un solo giorno, le stalle del re Augia.
Il mio intervento nasce da quell’immagine di forza e trasformazione: due fiumi di lacrime, uno per occhio, tracciano sul volto della statua il percorso reale dei due fiumi greci.
Ercole piange, perché anche gli eroi piangono. Le sue lacrime non sono debolezza, ma inizio di cura: gesto minimo che rivela la possibilità di una pulizia interiore, di una riparazione silenziosa.
In questo atto, la fragilità diventa forza, e la forza si fa fragile. È un passaggio, non una conclusione: lascio che il corso resti aperto, come un fiume che continua a scorrere.
Diana Dorizzi
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